sabato 18 aprile 2009

Grande sogno il più grande incubo


Ascolto la radio di rado e mi sono imbattuto in questa famosa canzone che chissà come mi sono perso nel massimo della sua gloria e solo ora  diventa per un po la colonna sonora della mia vita. Ti scatterò una foto di Tiziano Ferro mi ha lasciato  stranito e mi ha colpito per alcune allusioni.

"..e riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante 
Ma pure avendoti qui ti sentirei distante 
Cosa può significare sentirsi piccolo 
Quando sei il più grande sogno il più grande incubo 
Siamo figli di mondi diversi una sola memoria 
Che cancella e disegna distratta la stessa storia 
E ti scorderai di me 
Quando piove i profili e le case ricordano te 
E sarà bellissimo 
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te 
Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse 
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse..
"

E' passata un'altra Pasqua e non ho resistito a farmi avanti nuovamente a salutarti come si deve, darti un po di attenzione come si conviene e poi più nulla; ho girato nuovamente le spalle con la consapevolezza di recarti un dispiacere ma allo stesso tempo con la sensazione di stare meglio.
Tu sei brava ad assecondare questa situazione e non fai una piega in apparenza ma so bene che ti costa tanto questo nostro prenderci le distanze; ti confesso che ora sto meglio ma ho paura di ricominciare come si deve, quasi fosse inverno e mi capita di avere paura di mettere il naso fuori perché fa freddo e temo di ammalarmi di nuovo. Quindi sto chiuso tra le mura domestiche, frequento gli amici intimi e ogni tanto butto un'occhio fuori e vedo che tempo fa e un po mi viene voglia di uscire ma poi prendo la porta sul retro e me ne sto in veranda, ne dentro ne fuori, ne triste ne felice, me ne sto in questo limbo aspettando chissà cosa e chissà dove.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Amico, ho scoperto troppo tardi questo blog. Non so com'è finita la tua storia, spero vivamente che tu sia sereno e un "poco" felice (felicità è una parola grossa!). Grazie a te stasera ho trovato il coraggio di rivelarmi. E' andata male, come è ovvio, ma almeno ora tra dolore e speranza è rimasto solo il dolore. Non so cosa farò domani, la chiamo o no ecc, ma spero di uscirne. Ti voglio bene, fratello.