domenica 29 marzo 2009

Doveva succedere


Dopo più di due mesi ci siamo visti. E' successo così: ci vediamo? si.
Un'ora non di più per capire insieme cosa sta succedendo e per chiarire il campo da eventuali incomprensioni o malumori.
Ti ho spiegato che mi manchi e che non volevo ferirti, mi hai spiegato che mi sei stata lontana perché vuoi il mio bene, ti ho ribadito che con te mi trovo bene ma che adesso proprio non me la sento di starti vicino, tu mi hai fatto capire che ti dispiace e che non vedi l'ora di ricominciare.
Una chiaccherata schietta, come piace a me e così in poco meno di un'ora siamo passati dal salutarci di striscio a parlare apertamente come abbiamo sempre fatto per poi terminare con un freddo saluto senza baci e abbracci e soprattutto senza musi lunghi o lacrime. Così come un sospiro più lungo del solito è scivolato così anche questo momento passato insieme, un ulteriore mossa è stata fatta su questa scacchiera che ci vede ai due lati del tavolo. Dopo questo momento più niente, non una telefonata o un messaggio, neanche un luogo comune per farci incrociare e sfoggiare i nostri sorrisi e il classico "ma ciao" detto più per gli altri che per noi stessi.
L'unica novità è che vedo sempre di più lui, in luoghi più disparati e impensabili e forse  l'atteggiamento del tuo ragazzo nei miei confronti è più freddo e distaccato e senza quel voler fare l'amicone che lo aveva contraddistinto fino adesso; avrà forse capito qualcosa? avrà parlato con te? chissà, ma non mi importa granché, anzi forse mi fa pure piacere.
Sento che un ulteriore passo è stato fatto e quello che importa e che siamo entrambi più sereni.

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