domenica 30 novembre 2008

E' successo ancora


Ehi! ma che succede. Non posso dire niente che subito te la prendi e vai via indispettita. D'accordo che mi hai fatto notare che è un periodo in cui sei particolarmente sensibile ma io non penso di meritarmi questo tuo atteggiamento! Sono sicuro che la stessa cosa detta senza gli altri intorno avrebbe assunto meno clamore di quello che è stato. In un secondo mi hai fatto passare dalla parte del torto (se c'è!?) attirando su me ancora queste domande "ma cosa le hai fatto" o il solito senso di protezione e di complicità femminile "in effetti potevi rispondere meglio" o il classico "hai sbagliato".
Beh, dopo ti ho chiamato e per due volte e non mi hai risposto, ti sei presa la tua rivincita ho immaginato e senza rimuginarci troppo non tento più. In passato questo tuo atteggiamento mi avrebbe ferito e sicuramente fatto un gran dispiacere; adesso mi sto convincendo che si, non avrò avuto il tatto e detto le parole che ti aspettavi, ma se te la vuoi prendere fai pure.
Cambio pagina.
Ieri sera sono uscito per la terza volta con una ragazza, questa volta da soli, senza orari, entrambi liberi e desiderosi di conoscerci. Più vedo lei e meno penso a te e più sto bene. Questa semplice equazione che mi hanno ripetuto in molti, troppe volte sto provando sulla mia pelle che è vera. Ad un certo punto pioveva e per un attimo c'è stato un tentativo di abbracciarci sotto l'ombrello, le nostre mani si sono scontrate dietro le nostre schiene creandoci un po di imbarazzo.. poi mi hai preso sottobraccio ed è finita li. Ci siamo salutati e ognuno è tornato a casa, abbiamo camminato molto ma sento che siamo solo all'inizio.

martedì 25 novembre 2008

Più attenzione


Ora capisco quella reazione nervosa che hai avuto, quel richiamo davanti agli altri a una mia battuta, quel tuo viso imbronciato che mi ha guardato palesando rabbia. Subito dopo mi hai detto che è un periodo in cui sei particolarmente sensibile, ma non ti nego che questo tuo comportamento mi ha sorpreso in primis me e poi anche gli altri che erano li che mi hanno chiesto "cosa ti avevo fatto di male".
Il cervello lavora continuamente e ogni tanto ci da il risultato dei nostri quesito quando meno ce l'aspettiamo; mi capita spesso che ad esempio lavandomi i denti la mattina mi vengono delle risposte a domande fatte fin poco prima di dormire o che mentre parlo con qualcuno dopo un po capisco meglio la battuta o la finezza che mi ha detto all'inizio del discorso. Mi hai detto che ti manco un po di tempo fa e sono onesto nel riconoscere che è lo stesso per me; questa condizione di minimo e di disinteresse reciproco regolato dai nostri troppi impegni tutto sommato è una comoda via per stare bene e visti i risultati recenti e anche un buon rimedio per non ferirci a vicenda.
Come detto ora capisco la tua reazione, mi hai lanciato un amo a cui sempre avevo abboccato, sono tornato a casa dispiaciuto di averti ferito e desideroso di poterti consolare anche solamente scrivendoti un sms o cercando un'occasione per salutarti e dirti che mi dispiace. "No, aspetta" mi sono detto e ora capisco di aver preso la scelta giusta, far finta di nulla perché sono sicuro che questo tuo modo di fare era solo per avere un po attenzione sul momento, ma secondo me sapendo quanto mi può dispiacere anche un po scorretto.

martedì 18 novembre 2008

Ricapitolando


E' proprio vero che tante cose passano e non ci sono più, ma i sentimenti, quelli vissuti intensamente, rimangono quasi come un marchio a fuoco che si non brucia più come prima ma che resta ben visibile sulla pelle.
E così passano le settimane e sento che quello che provo per te si affievolisce giorno dopo giorno, come se l'amore che provo per te sia una grande fiamma che ha bisogno di te per ardere, delle tue tenere attenzioni che come legna lo ravvivono e del tuo sguardo, dei tuoi occhi che mi fanno credere che possa bruciare per sempre.
Ma con il tempo, ah quanto tempo, ho capito che non è questo il fuoco che deve bruciare, tu sei un'amica e i sentimenti che si possono provare reciprocamente per questo sono simili, ma profondamente diversi e lontani da quelli che desideravo, forse egoisticamente e forse perché mi sono lasciato rapire i pensieri e il cuore dalla tua bella personalità, il tuo sorriso sincero e tutte quelle piccole chicche che ti rendono semplicemente unica.
Scegliendo te, intestardendomi sul fatto che sei l'unica ho escluso in un colpo solo tutti e chiaramente scegliendo lui in un certo senso tu hai rinunciato a me; hai scelto così una strada che ti rende felice (e si vede) ma che io non posso percorrere e seguirti, non adesso chissà se in futuro sarò forte abbastanza..
Uno dei primi consigli che mi hanno dato è quello di distrarmi e guardarmi attorno, ma non è facile e me ne sono accorto presto anche perché c'è modo e modo di farlo e io ho sbagliato alla grande perché ti cercavo nelle altre ragazze, qualcosa che ti ricordasse e simile alla figura idealizzata che mi sono fatto di te.
Ah quanti errori che ho commesso, se guardo indietro mi viene da sorridere.. quanta strada che dobbiamo fare ancora e quanto da imparare.

sabato 8 novembre 2008

E adesso

Mi hai detto mi manchi, troviamoci una sera quando siamo liberi e mi hai mostrato di tenerci. Beh tra le tante sere abbiamo scelto proprio ieri e oggi sono qui con questa giornata uggiosa a chiedermi se sia stata l'ultima sera dove ci siamo visti e siamo stati bene insieme e se è stata l'ultima. L'impressione che mi hai dato è "voglia di vedersi" e stare insieme, ma tutto era velato da un egoismo nel raccontarmi le tue vicende di questo periodo, i problemi e le preoccupazioni che qualche volta ci accomunano e qualche volta ci distanziano, dandomi la sensazione di poter dire hai visto che siamo ancora amici e che abbiamo ancora un dialogo. Da parte mia non volevo chiederti un granché su cosa fai o cosa combini perché sei sempre vaga e mi racconti una tua versione quasi sempre rose-e-fiori che sinceramente non riesco più ad ascoltare; oh sia ben chiaro che se è proprio così sono contento per te!
Non ti nascondo che ero contento di vederti e passare un po di tempo con te sapendo ovviamente a cosa andavo in contro nel dopo serata, ma questa volta è stato diverso e non ti nascondo che ad un certo punto avrei voluto essere da un altra parte, lontano da te come mi sono abituato a stare in questo periodo. Forse la stessa sensazione l'avrei provata anche con un altra persona ugualmente felice come te e questo mi fa pensare che quando le cose ci vanno storte vorremmo tutto tranne che passare del tempo con persone piene di vita che ti raccontano le loro belle esperienze e di quanto la vita gli sorride. Bho!? lo butto li questo pensiero così come mi è venuto.
Sinceramente adesso penso che non ho voglia di vederti e in un certo senso vorrei dirtelo. Con questo intendo non uscire noi due soli o cercare altre occasioni per condividere qualcosa, un esperienza. E' chiaro che non voglio evitarti o non salutarti se c'è l'occasione ma gli sms, le mail o quelle attenzioni che erano fonte inesauribile di gioia per me le dedico a qualcun altro.
Questa storia mi ha fatto uno scherzo, mi ha privato di un bellissimo rapporto con te e mi ha donato altre persone a cui volere bene, non con la stessa intensità ma il sentimento reciproco sento che è genuino. Sento che il non ho voglia di vederti non sia solo per oggi ma è diverso che in passato, non è frutto della mancanza di attenzioni che mi hai mostrato ieri e non è neanche non farmi più vedere in giro con il timore di incontrarti bensì è prendere coscienza realmente della situazione e di quanto tu abbia il potere di farmi stare terribilmente bene e male. Spero che questo si affievolisca.