venerdì 12 dicembre 2008

Un'altra te

Essere testardo è un mio difetto e su di te non poteva mancare questa mia attitudine a non mollare la presa, a non voler cedere a costo di rovinare la nostra bella amicizia e un po la mia vita. Ma è successo.
Il primo consiglio ricevuto si è rivelato il più saggio e dopo molto tempo mi piace rileggerlo; è molto semplice diceva "..lascia stare, esci di nuovo e conosci persone nuove.. ..vedrai che prima o poi ti innamorerai di nuovo..". Beh in un primo momento uscire era un toccasana ma non ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere nuove persone che potessero in qualche modo liberarmi dalla mio pensare a te, dall'idealizzazione che inevitabilmente ti metteva sul piedistallo e spegneva la luce intorno a me. Quella stessa testardaggine non mi ha fatto desistere e mi ha fatto incontrare un'altra ragazza, un'altra che come te mi ha colpito e quasi affondato.
Sono uscito con lei già più volte e ho passato dei bei momenti, serate diverse dove il desiderio di conoscenza leniva la sofferenza di averti smarrito, dove più stavo con lei e meno pensavo a te.
Adesso sono un po confuso, mi manchi tu e vorrei vedere lei. Forse sbaglio ma ho paura che se mai mi impegnerò sento che tu tornerai libera e goffamente combinerò un disastro, ho paura di amare un altra persona non al 100% e questo si mi farà bene ma temo che non mi renderà felice.

domenica 30 novembre 2008

E' successo ancora


Ehi! ma che succede. Non posso dire niente che subito te la prendi e vai via indispettita. D'accordo che mi hai fatto notare che è un periodo in cui sei particolarmente sensibile ma io non penso di meritarmi questo tuo atteggiamento! Sono sicuro che la stessa cosa detta senza gli altri intorno avrebbe assunto meno clamore di quello che è stato. In un secondo mi hai fatto passare dalla parte del torto (se c'è!?) attirando su me ancora queste domande "ma cosa le hai fatto" o il solito senso di protezione e di complicità femminile "in effetti potevi rispondere meglio" o il classico "hai sbagliato".
Beh, dopo ti ho chiamato e per due volte e non mi hai risposto, ti sei presa la tua rivincita ho immaginato e senza rimuginarci troppo non tento più. In passato questo tuo atteggiamento mi avrebbe ferito e sicuramente fatto un gran dispiacere; adesso mi sto convincendo che si, non avrò avuto il tatto e detto le parole che ti aspettavi, ma se te la vuoi prendere fai pure.
Cambio pagina.
Ieri sera sono uscito per la terza volta con una ragazza, questa volta da soli, senza orari, entrambi liberi e desiderosi di conoscerci. Più vedo lei e meno penso a te e più sto bene. Questa semplice equazione che mi hanno ripetuto in molti, troppe volte sto provando sulla mia pelle che è vera. Ad un certo punto pioveva e per un attimo c'è stato un tentativo di abbracciarci sotto l'ombrello, le nostre mani si sono scontrate dietro le nostre schiene creandoci un po di imbarazzo.. poi mi hai preso sottobraccio ed è finita li. Ci siamo salutati e ognuno è tornato a casa, abbiamo camminato molto ma sento che siamo solo all'inizio.

martedì 25 novembre 2008

Più attenzione


Ora capisco quella reazione nervosa che hai avuto, quel richiamo davanti agli altri a una mia battuta, quel tuo viso imbronciato che mi ha guardato palesando rabbia. Subito dopo mi hai detto che è un periodo in cui sei particolarmente sensibile, ma non ti nego che questo tuo comportamento mi ha sorpreso in primis me e poi anche gli altri che erano li che mi hanno chiesto "cosa ti avevo fatto di male".
Il cervello lavora continuamente e ogni tanto ci da il risultato dei nostri quesito quando meno ce l'aspettiamo; mi capita spesso che ad esempio lavandomi i denti la mattina mi vengono delle risposte a domande fatte fin poco prima di dormire o che mentre parlo con qualcuno dopo un po capisco meglio la battuta o la finezza che mi ha detto all'inizio del discorso. Mi hai detto che ti manco un po di tempo fa e sono onesto nel riconoscere che è lo stesso per me; questa condizione di minimo e di disinteresse reciproco regolato dai nostri troppi impegni tutto sommato è una comoda via per stare bene e visti i risultati recenti e anche un buon rimedio per non ferirci a vicenda.
Come detto ora capisco la tua reazione, mi hai lanciato un amo a cui sempre avevo abboccato, sono tornato a casa dispiaciuto di averti ferito e desideroso di poterti consolare anche solamente scrivendoti un sms o cercando un'occasione per salutarti e dirti che mi dispiace. "No, aspetta" mi sono detto e ora capisco di aver preso la scelta giusta, far finta di nulla perché sono sicuro che questo tuo modo di fare era solo per avere un po attenzione sul momento, ma secondo me sapendo quanto mi può dispiacere anche un po scorretto.

martedì 18 novembre 2008

Ricapitolando


E' proprio vero che tante cose passano e non ci sono più, ma i sentimenti, quelli vissuti intensamente, rimangono quasi come un marchio a fuoco che si non brucia più come prima ma che resta ben visibile sulla pelle.
E così passano le settimane e sento che quello che provo per te si affievolisce giorno dopo giorno, come se l'amore che provo per te sia una grande fiamma che ha bisogno di te per ardere, delle tue tenere attenzioni che come legna lo ravvivono e del tuo sguardo, dei tuoi occhi che mi fanno credere che possa bruciare per sempre.
Ma con il tempo, ah quanto tempo, ho capito che non è questo il fuoco che deve bruciare, tu sei un'amica e i sentimenti che si possono provare reciprocamente per questo sono simili, ma profondamente diversi e lontani da quelli che desideravo, forse egoisticamente e forse perché mi sono lasciato rapire i pensieri e il cuore dalla tua bella personalità, il tuo sorriso sincero e tutte quelle piccole chicche che ti rendono semplicemente unica.
Scegliendo te, intestardendomi sul fatto che sei l'unica ho escluso in un colpo solo tutti e chiaramente scegliendo lui in un certo senso tu hai rinunciato a me; hai scelto così una strada che ti rende felice (e si vede) ma che io non posso percorrere e seguirti, non adesso chissà se in futuro sarò forte abbastanza..
Uno dei primi consigli che mi hanno dato è quello di distrarmi e guardarmi attorno, ma non è facile e me ne sono accorto presto anche perché c'è modo e modo di farlo e io ho sbagliato alla grande perché ti cercavo nelle altre ragazze, qualcosa che ti ricordasse e simile alla figura idealizzata che mi sono fatto di te.
Ah quanti errori che ho commesso, se guardo indietro mi viene da sorridere.. quanta strada che dobbiamo fare ancora e quanto da imparare.

sabato 8 novembre 2008

E adesso

Mi hai detto mi manchi, troviamoci una sera quando siamo liberi e mi hai mostrato di tenerci. Beh tra le tante sere abbiamo scelto proprio ieri e oggi sono qui con questa giornata uggiosa a chiedermi se sia stata l'ultima sera dove ci siamo visti e siamo stati bene insieme e se è stata l'ultima. L'impressione che mi hai dato è "voglia di vedersi" e stare insieme, ma tutto era velato da un egoismo nel raccontarmi le tue vicende di questo periodo, i problemi e le preoccupazioni che qualche volta ci accomunano e qualche volta ci distanziano, dandomi la sensazione di poter dire hai visto che siamo ancora amici e che abbiamo ancora un dialogo. Da parte mia non volevo chiederti un granché su cosa fai o cosa combini perché sei sempre vaga e mi racconti una tua versione quasi sempre rose-e-fiori che sinceramente non riesco più ad ascoltare; oh sia ben chiaro che se è proprio così sono contento per te!
Non ti nascondo che ero contento di vederti e passare un po di tempo con te sapendo ovviamente a cosa andavo in contro nel dopo serata, ma questa volta è stato diverso e non ti nascondo che ad un certo punto avrei voluto essere da un altra parte, lontano da te come mi sono abituato a stare in questo periodo. Forse la stessa sensazione l'avrei provata anche con un altra persona ugualmente felice come te e questo mi fa pensare che quando le cose ci vanno storte vorremmo tutto tranne che passare del tempo con persone piene di vita che ti raccontano le loro belle esperienze e di quanto la vita gli sorride. Bho!? lo butto li questo pensiero così come mi è venuto.
Sinceramente adesso penso che non ho voglia di vederti e in un certo senso vorrei dirtelo. Con questo intendo non uscire noi due soli o cercare altre occasioni per condividere qualcosa, un esperienza. E' chiaro che non voglio evitarti o non salutarti se c'è l'occasione ma gli sms, le mail o quelle attenzioni che erano fonte inesauribile di gioia per me le dedico a qualcun altro.
Questa storia mi ha fatto uno scherzo, mi ha privato di un bellissimo rapporto con te e mi ha donato altre persone a cui volere bene, non con la stessa intensità ma il sentimento reciproco sento che è genuino. Sento che il non ho voglia di vederti non sia solo per oggi ma è diverso che in passato, non è frutto della mancanza di attenzioni che mi hai mostrato ieri e non è neanche non farmi più vedere in giro con il timore di incontrarti bensì è prendere coscienza realmente della situazione e di quanto tu abbia il potere di farmi stare terribilmente bene e male. Spero che questo si affievolisca.

lunedì 27 ottobre 2008

Diario di bordo


Sono passati tanti giorni e tanti episodi si sono susseguiti, questa è l'ennesima volta che mi trovo a scrivere quello che provo e adesso sono deciso ad arrivare in fondo. Come un foglio accartocciato e buttato nel cestino quando si incomincia scrivere, ho cancellato parti e interi post forse perché non ne avevo voglia e perché ero un po confuso.
E' arrivata la tempesta.
In passato ti ho detto che la mia barca è in avaria e fortunatamente il mare è calmo, non mi riferisco solo alla situazione sentimentale nei tuoi confronti ma era un mix di stati d'animo e di preoccupazioni a 360. Era calmo il mare e la mia barca non rischiava granché, giusto aveva bisogno di riorganizzarsi e di ripartire per la sua rotta. Chiaramente tra le tante preoccupazioni quello che provo o meglio dire provavo, ma mi sa che provo ancora per te giocava un ruolo fondamentale e bastava un tuo sorriso o una tua attenzione per stare bene e subito dopo male.
Ti sei accorta di questo distacco e me lo sei venuta a dire, nel tuo modo, sincera e vulnerabile con le lacrime agli occhi e la voce strozzata. Io in apparenza ti sarò sembrato forte e forse un po distaccato ma è stato un duro colpo vederti così, quasi un naufragio; mi farei in quattro per farti felice e vederti sorridere e tutto quello che sono riuscito a combinare è farti ingelosire a causa di altre amicizie che apparentemente pensavo non ti sfiorassero. Pensandoci bene è bello che qualcuno pianga per un'altra persona, perché in qualche modo i sentimenti devono prendere forma e l'abbraccio che hai cercato come conforto e dove ti sei lasciata andare mi ha toccato il cuore e fatto capire quanto sei fragile e vera, sincera e sensibile, tenera e dolce e quanto tieni a me.
Poi il silenzio di alcune giornate, dove mi sono trattenuto dal telefonarti o scriverti per non ricadere nella dipendenza da te.
Poi un altro episodio, una difficoltà di una persona che conosciamo, una brutta faccenda che ti ha spinto di chiamarmi per cercare nuovamente conforto.
Sono confuso, sono cosciente e vulnerabile da questi tuoi comportamenti, ma consapevole che non sono io la persona giusta per confortarti, ma soltanto uno dei tanti che dopo il tuo ragazzo possono starti vicino e aiutarti; quindi da questa certezza non mi faccio castelli in aria e seppur con meno intensità continuo a non cercarti senza esagerare nel non spezzare questo sottile filo che ci tiene in contatto e non illudermi che ci lega.

domenica 12 ottobre 2008

Succede la sera

Non è facile. L'amico con cui ti confidi organizza una serata e l'idea è di escluderti dopo averti parlato a mia insaputa, giustificando il tutto con un problema di orari e che trovare la serata giusta che va bene a tutti inevitabilmente si esclude qualcuno..
Me ne parla e non mi sembra giusto, allora l'istinto che in questo periodo ho ripreso a seguire mi spinge a chiamarti e fare in modo di posticipare gli orari e trovare la serata giusta anche per voi. Lo faccio ben consapevole che vado contro alle mie intenzioni maturate con la ragione, ma sento e sono sicuro che è meno peggio così. Beh, sono tornato adesso da questa fantomatica serata e non va un granché.
La colpa non e tua o dei gesti di affetto tra voi (ogni dettaglio è aria che mi manca) che cerco di non vedere e inevitabilmente mi saltano all'occhio nei momenti meno opportuni, la colpa non è neanche del mio amico che cercava di difendermi nell'organizzare la serata, ma non mi sento di dire che è colpa mia che ho fatto in modo che anche voi poteste scegliere di esserci.
Come ho detto anche stasera si chiude un cerchio, la degna conclusione di una vacanza fatta l'anno scorso che aspettava ormai da lungo tempo il ritrovarsi un anno dopo per rivivere e aggiungere quel pezzo che mancava al puzzle ora compiuto.
Ok adesso non va un granché bene ma voglio pensare a questa situazione come un tagliando, una prova per vedere a che punto sono arrivato, se sono arrivato vicino la costa o sono ancora in alto mare all'alternar dell'onde che mi fanno sentire perso e senza meta.
La notte è fonda e la luna piena
Ci offrivano da dono solo l´atmosfera
Ma I´amavo e I´amo ancora
Ogni dettaglio è aria che mi manca
E se sto cosi...sarà la primavera...
Ma non regge più la scusa no no...
E' tardi ed è ora che vada a dormire, ma chiedo a questa notte di portarmi serenità e consiglio per affrontare il domani, per scrollarmi di dosso quel stasera ho sbagliato che mi gira per la testa e per svegliarmi e camminare a testa alta. Anche io vorrei saper dire da domani che
Io non piango mai per te
Non farò niente di simile...nononono
Si, lo ammetto, un po’ ti penso
Ma mi scanso, non mi tocchi più
Non mi tocchi più e non piango mai per te ora mi sembrano impossibili ma se ci penso mi sembrava anche impossibile potermi innamorare di te.

mercoledì 8 ottobre 2008

Sanguini per capire che sei vivo


Innanzi tutto grazie M e Fax per i due commenti al post precedente che meritano attenzione più di ogni altro pensiero che posso scrivere qui adesso.. Ci siamo inevitabilmente allontanati, ho preso una strada faticosa e sento che in fin dei conti mi ci sto abituando, quando mi capita di pensarti la tua immagine ora è sbiadita, sfumata, insomma non chiara e lo stesso desiderio di pensarti sento che è venuto meno. A ruota posso dire che anche mi sono rassegnato e deciso a non cercarti e creare occasioni per vederci, inevitabilmente qualcosa succede ma con rarità. In questa situazione non poteva bussare alla mia porta che la solitudine, ma non gli ho aperto, anzi sono uscito dalla porta di servizio per non incontrarla e sono tornato in piazza a riscoprire cosa c'è e a reinvetarmi senza te. Ho avuto la fortuna di ritrovare vecchie amicizie che come piante un po assetate hanno avuto bisogno di poca acqua per riprendersi e dopo ormai qualche settimana di frequentazione hanno preso vigore e sono rifiorite. Grazie a queste persone ho riscoperto quanto mi mancava la vita, un altro tipo di vita, quella schietta e semplice, fatta di partite di calcetto, di uscite al pub e di week-end passati al mare o in montagna contrassegnati dalla spensieratezza. Non prendiamoci troppo seriamente! Mi rendo conto che non sono arrivato, che ci sono tante cose che voglio fare e quelle che sto facendo mi dispiace non poterle condividere con te o raccontartele come si deve, ma abbiamo scelto tacitamente di non frequentarci e direi che il nostro intento reciproco sta funzionando benissimo. Qualche tempo fa mi ha colpito il testo della canzone Iris dei Goo Goo Dolls in particolare i versi:
And you can't fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies

When everything seems like the movies
Yeah you bleed just to know your alive
quel "si tu sanguini solo per capire che ancora sei vivo" l'ho scoperto improvvisamente stando un po attento e mi ha letteralmente rapito; infine sempre nella stessa canzone
And I don't want the world to see me
Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am
il verso "tutto è stato fatto per essere distrutto" mi ha dato lo spunto di pensare di vivere intensamente il presente e di non avere rimpianti quando le cose belle di adesso non ci saranno più perché la vita ci insegna che tutto quello che ha un inizio, ha anche una fine.

mercoledì 24 settembre 2008

Comunicazioni e pensieri


Un giorno mi hanno detto che dovrei perderti per ritrovarti, ma io non ci credo tanto..
Altra giornata serena movimentata da un tuo sms improvviso, che certamente mi ha scosso: "Sinceramente: x te è meglio vedermi e sentirmi il meno possibile, vero?" e senza pensare ti ho scritto che "E' vero il contrario e credo di avertelo detto e dimostrato."; proprio recentemente in occasione del tuo compleanno ho fatto i salti mortali per venirti a trovare incastrando la visita a casa tua tra mille impegni. E' chiaro che se mi chiedi di uscire con i tuoi amici e il tuo ragazzo è ben diverso che trovarmi con solo con te come abbiamo sempre fatto, la situazione non è ancora stabile, ma migliora.
La seconda parte della mia risposta è stata "Spero che in futuro troviamo ancora occasioni per farci questo tipo di domande 'dal vivo'." terminata da un "Ciao :)"; non ho resistito alla tentazione di farti notare la mia insofferenza nei confronti degli sms/msn/mail/etc. per parlare di cose serie, non sappiamo più prenderci dei momenti e parlare guardandoci negli occhi?
Sono andato a correre per scaricare un po di tensione accumulata in questi giorni e riflettevo ad ogni passo sulla felicità e lo star bene; ad un tratto ho slegato questi due concetti arrivando alla conclusione che non sono felice (beh non è stato difficile ammetterlo), ma che adesso sto bene. Quindi si può stare bene o male indipendentemente dalla felicità. Questa consapevolezza mi ha aiutato a riappacificarmi dentro, mi ha tolto la tristezza che contagiava il mio stato d'animo, ora l'infelicità e una parte di me che non interferisce più. Penso di perdere di nuovo il sonno quando in futuro mi capiterà di stare bene ed essere felice, sicuramente ci arriverò facendo le scelte giuste e giocando bene le mie carte.
Altri pensieri ora mi girano per la testa, ma devo prendere un po di tempo per rifletterci su: siamo realmente dipendenti dalle persone a cui vogliamo bene? che nome posso dare alla voglia di vedere e passare il tempo assieme a loro? possiamo scambiare il desiderio di voler bene e di dare attenzioni ad un'altra persona?

sabato 20 settembre 2008

Sfogliare per stare bene


Va meglio, decisamente meglio. Prima o poi dovevo cambiare pagina veramente, con decisione e lo star male era in conto. L'estate è un ricordo ormai, un bel ricordo passato tra alti e bassi, ora c'è la vita che riprende con i suoi impegni, ritmi e imprevisti. Poco fa ho incontrato il tuo ragazzo sotto casa mia, da non credere come la probabilità renda possibile quello che non ci aspettiamo, l'ho salutato ma lui voleva fare 2chiacchere e mi è venuto in contro; abbiamo parlato della tua festa, mi ha ringraziato per l'aiuto e poi mi ha raccontato del più e del meno cosa faceva e come è già accaduto l'ho guardato negli occhi senza vedere il suo sguardo perché distratto altrove.
Salito in casa mi aspettavo la solita reazione, ma questa volta mi sta scivolando tutto senza intaccare il mio stato d'animo.
Questa nuova consapevolezza mi fa stare meglio, ma manca un tassello a tutto questo, sento che la strada è ancora in salita e piena di curve; la meta, ovvero la felicità, non la vedo ancora ma sono sicuro che prima o poi, tornante dopo tornante, la possa rivedere e farla di nuovo mia.
Si mi ci è voluto tempo per stare un po meglio, forse perché sono testardo o forse perché mi sono messo in testa che sei la donna della mia vita.
Gli amici, le distrazioni e gli impegni giocano sicuramente a favore.. quindi stasera si esce di nuovo e si festeggia un altro compleanno!

ps: ieri ho visto in dvd il film "Into the wild" e un paio di frasi mi hanno colpito
"Ma ti sbagli se pensi che le gioie della vita vengano sopratutto da i rapporti tra le persone Dio ha messo la felicità dappertutto è ovunque, in tutto ciò di cui possiamo fare esperienza, abbiamo bisogno solo di cambiare il modo in cui guardiamo le cose"
"Quando si perdona si ama, e quando si ama si é illuminati dalla luce di Dio."
"When you forgive, you love. And when you love, God's light shines upon you."

martedì 16 settembre 2008

Giù dal palco


Ma chi voglio imbrogliare!? La realtà in cui vivo è ovattata dalla falsa idea del lieto fine, del pensare che le cose vanno sempre a finire bene, è solo questione di tempo.. mi sento di tener in vita un corpo ormai privo dell'anima, di provare e riprovare all'infinito a riaccendere la speranza senza voler vedere e accettare che la fiamma si è già spenta da tempo. Cosa diavolo mi sono messo in testa? Perché penso che magari in futuro le cose possano cambiare in meglio: sto perdendo solo il mio tempo dietro a te! Pendo dalle tue labbra ormai da troppo tempo, mi chiedo ma cosa sono diventato!?
Anche oggi mi ha contattato il tuo ragazzo segretamente, cavalcando la complicità che immancabilmente si doveva creare tra noi; ora mi sento non sincero nei suoi confronti e questo suo coinvolgermi mi fa davvero male. Ma perché mi sono cacciato in questa situazione?
Ieri scherzando con una ragazza che conosco appena gli ho riassunto in poche parole quello che mi è successo nei mesi precedenti e lei con una naturalezza che mi ha spiazzato mi ha detto semplicemente e con tono pacato: "hey, ma hai intenzione di buttare ancora via del tempo?"
Adesso sento che vorrei davvero andarmene lontano e far passare questa burrasca, riparato dal vedervi e sentirvi che immancabilmente mi fa male anche se in un modo diverso(tra sentire te o vedere lui, due lame che mi trafiggono il cuore in modo diverso).
Ho sempre pensato di essere un vincente, pieno di autostima e forza d'animo. Nello sport come nella vita quotidiana ho cavalcato sempre il motto del "non mollare mai" e le poche vittorie che sono arrivate hanno alimentato questa sbagliata consapevolezza.. ora mi guardo dentro e mi sento uno stupido, un arrogante che non vuole stare collegato alla realtà perché non l'accetta e preferisce rimanere nell'oblio del vittimismo autocompatito e assecondato da un amico che mi vuole bene e gli dispiace vedermi così.
Ma cavolo, apri gli occhi: la vita è adesso! La realtà di adesso fa schifo, è solo una fotografia di questo periodo che sarà ben differente dalla vita: guarda avanti e vivi in avanti.
Ora devo essere un bravo egoista, riprendere le redini della vita, della mia vita e ripartire da subito. Non voglio rileggere neanche il post, quello che ho scritto rimane così e lo pubblico così com'è.
Sono romantico? non lo so, sono un perdente e un rintronato? forse, uno che non ci arriva, un sognatore e un illuso, uno che si fa dei gran viaggi con la fantasia e torna con i piedi per terra solo per lo stretto necessario, uno che usa con i guanti la sua vita con la paura di rovinarla. Basta, ora si cambia e si cambia anche il modo di dire "basta, ora si cambia" senza dare un tono ad effetto, lo spettacolo è finito ed è venuta l'ora di scendere giù dal palco. Addio vecchio me

domenica 14 settembre 2008

La telefonata che cambia


Ieri una lunga chiaccherata, qualche giorno fa un pranzo improvvisato insieme a base di gelato e oggi ci siamo visti di stricio e penso di nuovo a te ad ogni respiro. Confesso che ormai ho capito che il tuo sguardo mi rapisce, i tuoi occhi mi incantano e mi addomesticano come un gattino in cerca di coccole. Quando guardo il tuo viso e la luce del tuo sorriso non vorrei andarmene più via, vorrei stare in silenzio lì con te.
Riconosco di essere ancora innamorato, perdutamente senza controllo della ragione che decidere non può. Fra qualche giorno magari passerà anche quest'onda e tornerò con i piedi per terra, ma adesso non posso e non voglio tornare.
L'imprevidibilità della vita si è manifestata nuovamente ieri, il tuo ragazzo mi ha telefonato per conivolgermi nella organizzazione della tua festa di compleanno a sorpresa; come sempre sono stato gentile e disponibile e una volta terminata la conversazione avrei voluto scomparire. Ci siamo salutati ma con la news che purtroppo non ci sarò perché fortunatamente ho un altro impegno, un'altra festa; ovvio che avrei scelto di venire alla tua e di dare buca all'altra, ma provvidenzialmente sarò fuori città e sono sicuro che sia la scelta giusta.
Non capisco come sia possibile che la mia integrità salti a causa di un piccolo episodio, dopo la telefonata il mio morale è andato sotto terra e la ferita che porto dentro ha incominciato a sanguinare.
Ieri sera non devo essere stato per i miei amici di grande compagnia e fortunatamente ho dormito perché ero veramente provato da un venerdì dove si è fatto un po tardi..
Ormai la vita di settembre mi ha travolto e impegnato, spero che da domani ricominci la routine (che fino a poco tempo fa avrei odiato) e la mia mente sia distratta dalle cose da fare.
Sei stupenda e mi dispiace non guardarti e non darti le attenzioni che entrambi siamo abituati, ma è l'unica strada che adesso posso percorrere.

I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa - Sofocle

giovedì 4 settembre 2008

La regola dell'innamorato


Oggi ci siamo rivisti dopo le vacanze, l'occasione è stata un evento che non dipendeva da noi ma a abbiamo partecipato entrambi ed entrambi sapevamo che l'altro c'era e che ci saremmo sicuramente visti.
Abbiamo parlato un po e poi siamo tornati a casa a piedi, ti ho accompagnato come in passato ed è stato un bel momento per stare insieme e scambiarci le nostre esperienze delle vacanze e propositi per questo nuovo anno, che come ben dici parte dal mese di Settembre.
Ieri sera ho parlato con un amico e il discorso era incentrato sull'innamoramento; in passato lui ci aveva riflettuto più volte ed è arrivato a questa conclusione che quando si è innamorati, ma non si è corrisposti bisogna mettere in conto di soffrire e guarire a distanza di anni (almeno 3); quando si incontra la persona amata è naturale starci male, ma il tempo che ci mettiamo di nuovo a stare bene ci indica quanto siamo vicini alla guarigione. Mi spiego: oggi ci siamo visti e anche adesso ti penso e sento di provare qualcosa per te, spero questa sera che il pensiero si sarà affievolito perché ho bisogno di dormire.. ma se il tutto mi passa solo nei giorni seguenti allora sono assai lontano. Beh questa non è una vera e propria regola, però mi ha fatto pensare che tutto sommato succede proprio così; spero in futuro di poterti vedere e cercare nuove occasioni per incontrarci e ricominciare da dove ci siamo lasciati e non soffrire più per questo.

lunedì 25 agosto 2008

Luci e ombre


Le vacanze sono state bellissime e ormai è quasi un mese che non ci vediamo o sentiamo. Tu sai quando tornavo e ripartivo mentre io non sapevo granché di te. Ora sono sicuro che sei tornata e entrambi siamo in questa città che si sta lentamente popolando, ma nessuno dei due fa il primo passo per chiamare, per farsi vivo.
Quand'ero via sono stato bene, ovviamente mi capitava di pensare a te qualche volta ma la tua immagine era sbiadita e non mi faceva soffrire. Quest'ultima settimana mi sono sforzato a non pensarti via con il tuo ragazzo (la vostra prima vera vacanza "soli") e credo di essere stato bravo a non farmi male. In questi tre giorni passati si sono amplificate le mie incertezze, tutto è incominciato varcando la porta di casa e rientrando nella routine quotidiana.
Ora mi sento un po confuso, sento il bisogno di vederti e passare finalmente un po di tempo con te ma sento anche che sia giusto non vederti. In un certo senso mi sembra che la mia situazione sia migliorata e ho paura che vedendoti di nuovo e insieme con lui possa farmi sprofondare nuovamente.
A volte mi capita di chiamarmi per nome (spero di non diventare matto) quasi per scuotermi da un pensiero e svegliarmi per aprire gli occhi sul presente; mi richiamo per essere ben collegato alla vita che scorre e uscire dal limbo che mi disorienta e mi intorpidisce. A volte penso di essere diventato freddo e insensibile, sento che imponendomi di non amarti perda qualcosa di me per strada. Sono convinto che non sarai l'ultima persona che ho amato veramente e questo mi da sollievo, deve essere per forza così.
Adesso non ho una gran spinta di riallacciare la nostra amicizia, è come se avessi paura di riaccendere l'interruttore e fare luce su di noi per riscoprire come sei bella e quanto ti voglio bene; vorrei svitare un po la lampandina in modo da prevenire un tuo intervento e magari riavvitarla più avanti quando sarà il momento.

venerdì 25 luglio 2008

Arrivederci chiariti

Ieri che giornata intensa, dovevo fare tante cose ma avevo il pensiero fisso di te e quello che era successo a distrarmi da qualsiasi cosa; ancora una volta l'istinto mi diceva che dovevo vederti e parlarti, non potevo tenere tutto dentro e partire con questa situazione. Alle 20 sono uscito per fare un giro in bicicletta e stemperare la tensione accumulata durante la giornata, sono uscito e ho trovato il coraggio di chiamarti nella speranza di vederti anche solo per 5minuti.

Ti ho chiamato e tu mi hai risposto con una voce strana, non te l'aspettavi; ti ho chiesto se c'era la remota possibilità di vederci e tu mi hai detto che dovevi cenare, magari dopo.. putroppo dopo avevo in programma di continuare a studiare allora ci siamo decisi di vederci subito. Pedalando verso casa tua è stato come andare incontro alle emozioni, ero carico di lacrime e perplessità, ma con la voglia di chiarire per non starci ancora male.

Ho legato la bici e ti ho fatto uno squillo, tu sei scesa giù e c'era anche il tuo ragazzo (ennesima situazione imbarazzante) vi siete salutati e abbiamo fatto 2 passi, ho subito rotto il ghiaccio incominciando a parlare; riassiumendo quello che è successo nelle 4 ore e mezzo seguenti posso dire con certezza che abbiamo superato un'altra prova. Ho dubitato di te, della tua sincerità, fidandomi di quello che mi avevano detto le tue amiche e facendomi false idee. Ho capito che le tue omissioni e il tuo non essere chiara hanno suscitato in loro false idee che io ho creduto e che hanno preso forma di bugie; questa bolla di sapone che era diventata insopportabile finalmente insieme l'abbiamo fatta scoppiare, senza strascichi e con la consapevolezza che ieri abbiamo fatto un nuovo passo in avanti nella nostra amicizia.

Ad un certo punto siamo saliti in casa tua e come non succedeva da parecchio tempo ci siamo seduti in cucina e abbiamo mangiato il cocomero per lenire la sete di una lunga chiaccherata  camminata più volte intorno zona dove abiti; dopo ci siamo buttati sul dolce e in due (6 a 2 per te) abbiamo mangiato un'intera scatola di cremini conad.. eheh che due golosoni che siamo.

A mezzanotte e mezzo ci siamo salutati e io sono tornato alla mia realtà di impegni e preoccupazioni ma con l'animo decisamente più sereno, come un cielo terso dove il vento ha spazzato via le nuvole dell'incomprensione. Buone vacanze

mercoledì 23 luglio 2008

Castello di carte


Luglio e ci siamo ancora; io parto lunedì ma con un interrogativo: che fare ora? Chiuso un discorso se ne apre un altro, tolta una preoccupazione ecco che ne affiora un'altra.. non si può stare mai sereni! La reazione c'è stata e ora sto meglio, nonostante ci siamo frequentati abbastanza in questo periodo; ritrovarci in biblioteca anche con lui mi ha permesso di abituarmici e fissare ancora il concetto che "con te non ci devo neanche pensare, c'è lui che ti rende felice..".
Improvvisamente il castello di carte è caduto: da un po di tempo mi hai riempito di bugie.
Non so più adesso dire se il nostro rapporto è o era bellissimo perché basato sulla sincerità, discorsi di ogni genere senza censure o maschere, critiche vicendevoli con lo scopo di costruire e migliorarci perché ci vogliamo bene. La vita mi ha insegnato ad essere diffidente e non credere a quello che gli altri mi dicono o fanno intendere, il bello di te è che tutte le mie difese erano abbassate più o meno volutamente anche perché il tuo sguardo che mi conosce bene scopriva subito se c'era qualcosa che non andava.. ora ripensando all'indietro mi tornano in mente occasioni in cui in effetti certi conti non tornavano, situazioni in cui c'era qualcosa che non andava, insomma ora mi è palese che mi hai detto un sacco di bugie e fatto credere un'altra realtà.
Ok mi hai mentito sull'università in generale(esami dati, date appelli, fatiche varie..) e sui tuoi impegni extra e chissà quanto altro.. ma non ci voglio pensare; mi hai mentito e ci può stare se siamo solo conoscenti e non ci lega un rapporto di amicizia profondo, ma a cuore aperto ti dico che purtroppo non è così!
Non è così perché non mi avrebbe fatto male come sto sentendo ora, non mi avrebbe dato la forza di parlare con le tue compagne e amiche di corso e scoprire fin quanto ti sei spinta oltre nel costruire con le carte i piani di questo castello e quanto nei momenti di difficoltà hai indossato un falso vestito da forte rattoppato di bugie. Il tutto mi è caduto addosso come una doccia fredda, una di loro non è riuscita a rimanere più in silenzio vedendomi in questa situazione, in questa realtà lontana dalla vita reale; non ce l'ha fatta e mi ha detto "sveglia! ma secondo te va davvero così?" seguito poi da una serie di confidenze recenti e passate sul tuo percorso di studi e gli impegni, sulle fatiche e momenti difficili che mi hai tenuto nascosto...
Mi sento preso in giro e non so gestire bene questi sentimenti discordanti che provo verso di te, forse la delusione mi spinge a rimanere in silenzio, ma mi conosco bene e so che prima o poi i nodi verranno al pettine e ti dirò quello che penso. Non sono arrabbiato e neanche voglio stigmatizzare questo tuo comportamento perché chi può dire di non avere mai raccontato delle bugie? forse mi sento come un non-invitato ad una festa, un escluso dalla tua vita o ancora peggio uno che ti fa sentire giudicata.
Mi dispiace molto, parto per le montagne con l'amaro in bocca e la freddezza nei tuoi confronti che da un certo lato del cuore mi hanno fatto stare meglio, ancora a testa alta ti guardo negli occhi "e sorriderò anche quando non mi va"
Buone vacanze

ps: ieri il tuo ragazzo mi ha chiesto di andare a fare 2tiri a basket, ma ero già impegnato; forse ci andiamo oggi, ma mi chiedo ancora adesso: è la cosa giusta? Non devo cedere alla tentazione di fargli domande per vedere se le stesse bugie le hai propinate anche a lui..

lunedì 14 luglio 2008

In biblioteca


Sono in biblioteca, la nostra biblioteca. Stiamo studiando, sono concentrato ed è arrivato lui. Non ho provato niente, ho fatto un cenno come saluto, il tempo si è fermato, in quel momento ero impietrito. Poi siete usciti, ho preso fiato e incominciato a pensare. Siete tornati e un po concitato ho scambiato i convenevoli, poi prendo un foglio e mi appunto la situazione e le sensazioni che sto provando. Sono chino, leggo il libro, evito di alzare la testa e guardarvi uno di fianco all'altro, sento quasi come l'effetto di una sveglia, ora ho gli occhi spalancati. Se avessi la giusta concentrazione studierei fino a domani mattina!
"Calma" mi ripeto, la biro sul foglio si muove nervosa e la calligrafia è un disastro.
"Non vengo più a studiare qua" penso, "anzi no ci vengo quando sono sicuro di non incontrarti e senza comunicare o giustificare la mia assenza".
Sento che tu ogni tanto mi guardi perché provi un po di imbarazzo e chiaramente non ti aspettavi questa visita; volutamente non incrocio il tuo sguardo perché convoglierebbe tante informazioni che so di non poter controllare.
"Vorrei andare via" lo confesso, ma poi penso che è meglio che resti al mio posto, non me la sono cercata stavolta. Non voglio sentire i vostri bisbigli e cerco di pensare ad altro, ma qualcosa passa.
Ora devo smettere di scrivere su questo pezzo di carta e tornare a studiare sul libro, devo controllare i miei occhi e sforzarmi di non distrarmi. So bene che quello che leggerò d'ora in poi non avrà molto senso e mi sa che perderò parte del pomeriggio oggi.. ma pazienza, non potevo immaginare che andasse così; intanto lui esce, forse per telefonare, prendo fiato.
E' passata un'ora e alzo lo sguardo, nel frattempo a turno siete usciti per fare una pausa; non posso non notare che state bene insieme, guardo lontano e penso che non vi lascerete mai. Questo dovrebbe farmi staccare la spina, togliere la corrente a quello che provo per te e nel breve periodo farmi stare meglio. Rimetto questi quattro scarabocchi in tasca e torno a quello che stavo studiando, prima però penso "oggi uscirò più tardi del solito, sicuramente dopo di voi".
Altra pausa, uscite tutti e poi dopo un po rientra solo lui. Tiro fuori nuovamente di nuovo questo foglietto (mi viene da sorridere) e cerco di concentrarmi ancora di più sui libri; penso che se vuole dirmi qualcosa sarò ben disposto a parlargli, siccome quando è arrivato ho incominciato io il discorso se vuole ora è il suo turno. Per adesso non parla, ritorno sul capitolo, ma a questo giro tengo fuori il foglietto.
Ok, mi distraggo nuovamente perché mi è passata per la testa un'idea come un lampo: ora gli chiedo quando ci possiamo trovare io e lui da soli per parlare, parlare di quanto sono innamorato di lei in modo da renderlo partecipe e dare un senso a questa freddezza che ho nei suoi confronti; ora la calligrafia è più chiara, indice che sono più tranquillo, ma ovviamente penso che "questa è proprio una pazza idea" e non me ne curo più.
Si è alzato ed è uscito con il telefono in mano con l'aria di usarlo, poi è tornato e mi si è avvicinato, ok ci siamo. Mi ha chiesto una cosa, non ho capito subito "scusami puoi ripetere?", mi ha chiesto se ero venuto in bici e se potevamo legarle insieme siccome c'erano a suo avviso dei tipi sospetti e la sua catena non era delle migliori.. ho mollato il libro e sono uscito con lui (la mia prima pausa) e abbiamo messo le bici vicine e legate insieme. Mi parla del più e del meno e poi rientriamo in biblioteca, dopo poco ritornano anche gli altri ma ormai il tempo sta per scadere per me e vi saluto, voi rimanete ancora cinque minuti e io ho un appuntamento che ahimè non posso rimandare e sto facendo tardi.
Dopo il sabato e la domenica se penso alle cose che ci siamo detti venerdì in biblioteca rimane un "ciao, come stai"

giovedì 10 luglio 2008

Dire di si


In questi giorni per vari motivi ci siamo frequentati di più e proprio adesso, quando desideravo staccarmi da te, spuntano le occasioni per frequentarci. Come sempre succede dopo che ci vediamo sono radioso e sereno come un cielo senza nuvole, ma la sera immancabilmente arriva il vento a portare nuvoloni carichi di pioggia che prendono forma di lacrime. Dopo che mi hai chiesto di stare attento a non lasciarmi andare ad apprezzamenti e battute tipiche di un innamorato, sento di stare vivendo male il nostro rapporto di amicizia, come censurato e quindi perdendo la spontaneità.
Ora sono confuso e se mi guardo dentro mi sento snaturato, mi sento meno me stesso.
Sto accettando sempre di più uscite alternative, aperitivi, partite di calcetto e serate o week-end al mare nel tentativo di distrarmi e ritrovarmi; come un nuotatore sento che queste bracciate sono fatte con la testa fuori e l'ossigeno mi da la forza di continuare, ma immancabilmente quando finiscono e salgo le scale di casa ritorno con la testa sott'acqua; io continuo a dire di si e distrarmi perché sento che cmq va un po meglio e che prima o poi si volterà pagina: preferisco illudermi di questo piuttosto che illudermi su di te.

venerdì 4 luglio 2008

Istinto e ragione


Ho letto una recensione sul filosofo Friedrich Schiller che dice:
"..La grazia pertanto è il segno dell'armonia tra anima e corpo, tra spirito e natura, tra ragione e istinto; quando quell'armonia si manifesta nell'espressione verbale, gestuale etc., allora la vita umana avrà la bellezza del gioco. Infatti si ha gioco quando né la ragione prevale sull'istinto, né la sensibilità travolge la spiritualità, ma quando ragione e istinto cooperano armoniosamente. In questa condizione l'uomo è definibile anima bella. Ma questa condizione è un ideale, lo scopo a cui tendere, il modello da realizzare; perché la natura umana, il corpo, non si piega facilmente alla forza modellatrice dello spirito. Quando l'istinto si ribella alla ragione, e questa, quindi, impone le sue prescrizioni contro la sensibilità, allora si avrà la dignità.."

Da qui è iniziata la riflessione in cui mi ci ritrovo in pieno. L'episodio di pochi giorni fa è un chiaro esempio di istinto che si ribella alla ragione in quanto mai mi sarei sognato di dirti nuovamente quello che pensavo e tutto d'un fiato senza tralasciare nulla. In queste notti ho riposato bene e non ho fatto fatica ad addormentarmi, ovvio che se ripenso a quei momenti mi agito un po' (anche perché dirti ti Amo è bellissimo), ma in definitiva mi sembra di aver voltato ancora una pagina importante.
Ieri è stata una giornata piena di impegni, ma bella e mi sono accorto che qualcosa in me è cambiato, come un fiore che dopo lungo tempo è finalmente sbocciato e sta facendo il pieno di aria fresca cullato dal vento. Pensavo di essermi umiliato ancora una volta, invece ora mi sento di aver curato la mia dignità ed è una sensazione incredibile. Troppa ragione mi rende freddo e mi intristisce e troppo istinto mi fa combinare guai, sono contento di aver sperimentato un giusto equilibrio e spero in futuro di farne tesoro continuando su questa strada.
Ieri abbiamo passato una serata insieme e siamo andati a teatro, siamo stati bene entrambi come sempre ci succedeva e tornando a piedi abbiamo fatto due chiacchere alla nostra maniera, quando ci siamo salutati non ti ho detto: "Sto bene e sono felice quando sono con te."
Ho taciuto in cambio di un abbraccio e della tua serenità.

martedì 1 luglio 2008

Chiudere un cerchio


Ho scritto su un foglio alcune cose che ti volevo dire, come una traccia o un inizio di una lettera in modo da parlarti serenamente senza paura di scordarmi di dirti qualcosa.. alla fine mi hai chiesto di tenere quel pezzo di carta e mi trovo qui triste a ricostruire quello che mi ero appuntato.

. Questi ultimo mese ci siamo visti pochissimo e ti ho sentito lontana
. Aiutare gli altri mi fa piacere e mi soddisfa e tu sai quanto sono generoso con gli altri, ma aiutare a te mi rende felice e realizzato; analogamente vedere te rende la giornata particolare e sicuramente migliore
. In questo periodo sono stato abbastanza scarico di lavoro e ho avuto modo di riflettere su alcuni comportamenti +o- razionali che ho avuto, ho rivissuto situazioni del passato alla luce di una nuova consapevolezza di sentire il bisogno di vederti e di stare con te perché ti Amo.
. La fiamma amicizia che è sempre stata intensa adesso si è affievolita, rimangono cmq le braci a testimoniarne la forza e la speranza che ricominci a bruciare quando saremo pronti . Non alimenterò la fiamma dell'amore anche perché credo che finalmente ho accettato il fatto che non è corrisposto; aspetterò che si spenga o che arda con più vigore per un altra persona . Mi trovo quindi tra 2 fuochi, uno che riscalda e l'altro che brucia
. Sto passando un periodo di alti e bassi. Mi è capitato di vivere situazioni bellissime, un tramonto, una gita in mare, un'alba, un cielo stellato.. e il desiderio è stato quello di essere con te e vedere e vivere insieme le stesse esperienze
. La mente a volte gioca brutti scherzi che mi fanno stare male, come al matrimonio quando ti ho visto come la sposa e io come invitato alle tue nozze, quasi vedendo il prossimo futuro.. con stato d'animo reale di conseguenza. .
. Infine ho preso spunto da una bellissima definizione di amicizia per dirti che:
"Vorrei essere per te una persona di cui ti puoi fidare, che nel dubbio ti incoraggia, nella lotta ti sostiene, nell'offesa ti difende, nel bisogno ti aiuta e nel dolore ti è vicina. Spero che tu mi veda come uno che ti ascolta e ti capisce, ti invoglia ad andare avanti, ti incoraggia ad avere fiducia, ti perdona se sbagli, ti apprezza per quello che sei, si interessa ai tuoi problemi e non si approfitta mai di te. Passare il tempo con te mi aiuta a vivere, mi arricchisce dentro, mi fa capire tante cose, mi fa amare di più le belle cose della vita.."

Mi hai detto che alcune frasi che ti ho detto in passato (anche scherzosamente tipo "tu mi completi") ti hanno dato fastidio e imbarazzato, quindi la tua reazione di conseguenza è di diventare fredda e chiuderti a riccio: ecco spiegato quest'ultimo periodo. Mi hai detto che non ti do l'idea di stare reagendo e ti ho risposto "preferisci che ti sorrida anche quando non mi va?" (grazie Niccolò Fabi) e tu hai detto di no e mi hai spronato di affrontare meglio questi dispiaceri.
Poi abbiamo parlato di altri problemi che riguardano il nostro gruppo e ripensandoci forse non era la situazione giusta per parlare anche di questo.. poi ti ha chiamato il tuo ragazzo.. poi per entrambi il tempo era scaduto, ci siamo salutati e siamo tornati ai nostri doveri. Oggi silenzio e quella cara sensazione già provata in passato che adesso chiamo my old friend.

Riflessione: no, non sono impazzito, sentivo il bisogno di vederti e parlarti, tutto qui. Questa era la terza volta che ci siamo visti per parlare a cielo e cuore aperto, seguendo il filo logico delle precedenti come se fosse l'ultima puntata; ora sono arrivato ad una conclusione e anche se fa male sento di aver fatto la cosa giusta: dimostrarti e dirti che ti Amo. Ok, se prima avevo svuotato il sacco a questo giro l'ho proprio rivoltato e ormai è pronto per essere messo da parte. La prima cosa che mi viene in mente adesso è di sparire dalla circolazione, ma sento che è sbagliato perché sarebbe come scappare rimandando così i nodi al pettine; sento di essere cresciuto ancora, di avere fatto un passo in avanti. Si ora sono a terra e riconosco di aver rischiato il colpo da ko, forse ci sono andato vicino.. quel briciolo di vita e di orgoglio che mi sono rimasti mi rendono fiero di come ho affrontato questa situazione: un buon punto di partenza.
Mi sento come una fenice che brucia tra 2fuochi aspettando di risorgere più forte di prima.

lunedì 30 giugno 2008

Ruoli invertiti


E' da un po che mi gira in testa questo pensiero: e se mi trovassi al suo posto, se i ruoli fossero invertiti?
Mi immagino di frequentare la mia ragazza e una persona che mi considera il migliore amico si innamora e me lo fa sapere. Bhe passata la prima fase di stupore e rotto il ghiaccio, dico la verità in prima analisi non saprei proprio come comportarmi.
Se lei mi cerca e mi chiede d'uscire penserei che lo faccia per starmi vicino perché mi vuole bene e ha bisogno di stare con me; se io la cerco e' perché non voglio assolutamente perderla ne tanto meno troncare il rapporto, ma avrei sempre paura di illuderla e farla stare male.
Sono qui che penso ad una soluzione per salvare capri e cavoli ma il tempo passa e ci stiamo perdendo di vista. Di sicuro sarò attento ad ogni suo messaggio e cercherò di essere il più chiaro possibile senza ambiguità; ok le mie giornate saranno un po più impegnate e non vedrò l'ora di vedermi con la mia ragazza e magari i ritagli di tempo che passavo con te vengono inevitabilmente a mancare. Mi chiedi di parlare e mi dici che non va bene perché non riesci ad accettare che il tuo amore non sia corrisposto e che la mia vita sia sui binari che si allontanano sempre più da te senza possibilità di ritorno; a me dispiace sapere che sei triste e di nuovo si ripresenta il problema di scegliere come comportarmi, se cercarti e sentire saltuariamente come stai, venirti il più possibile in contro e cercare con la mia amicizia di aiutarti a superare questa prova.
In questa riflessione non metto in conto "il fatto" di essere perdutamente innamorato e quindi di essere per primo in uno stato di razionalità latente; potrei essere ad esempio nella condizione di avere sparata della musica forte nelle orecchie che mi farebbe sentire la tua voce e i tuoi lamenti, potrei sbagliarmi e male interpretare i tuoi comportamenti che tutto mi fanno pensare, che al tuo reale stato d'animo e agire di conseguenza con il rischio di farti più male.
Ora mi fermo e non ci penso più, ritorno per un attimo alla realtà e il primo pensiero che viene a galla è che anche quel filo rosso che era rimasto e che ci legava lo sento sempre più sfilacciato e temo di non vederlo più; la nostra amicizia saprà superare anche questo periodo di latitanza e anche se il fuoco si è spento sotto la cenere custodirò gelosamente la brace. Il nostro meccanismo di cercarci reciprocamente si è inceppato dopo che sono andato a vuoto consecutivamente e tu non ti sei fatta sentire, ora non mi illudo più che tu farai la prossima mossa.. credo che abbiamo messo da parte la scacchiera e sospeso la partita. Chissà se il tempo ci farà partire da dove ci siamo lasciati o ripartire da zero; faccio un sospiro, mi guardo allo specchio e sorrido.. aspetto il mattino che da sempre mi alleggerisce e riprendo il mio cammino.

lunedì 23 giugno 2008

Bassi


E' accaduto nuovamente che nonostante ti abbia cercato non ci siamo ne visti (ormai è naturale) ne sentiti per un'altra settimana ed ho sentito ancora quella sensazione tipo "mi manca qualcosa" che irrimediabilmente mi ha buttato un po giù. Chissà forse è provvidenziale tutto questo, quasi fosse un ulteriore passo in avanti per sanare questa ferita e cicatrizzarla con il tempo o forse non mi voglio abituare all'idea che tu sei uscita dal nocciolo duro del nostro gruppo e che non ci frequentiamo più.
Questo sabato si presentava l'occasione di evadere un po e conoscere nuove persone ad un matrimonio a cui sono stato invitato.. ad un certo punto mi hai mandato un messaggio che mi ha fatto ritornare con i piedi per terra(forse più che in piedi direi steso..) dove mi chiedevi semplicemente se era oggi il giorno del matrimonio e se c'erano ragazze carine; bhe forse nella tua semplicità volevi sferzarmi amichevolmente a guardarmi attorno, ma il risultato è stato che ho pensato a te e al fatto che proprio il tuo ragazzo l'hai conosciuto ad un matrimonio. La mente a volte gioca brutti scherzi con le similitudini e per un attimo fissando il tavolo degli sposi, contenti di avere finalmente coronato il loro sogno, ho visto te in un probabile futuro seduta li con tutti gli ospiti a festeggiare. Io non volevo pensare questo, io non volevo farmi del male così, ma è successo e per almeno 1oretta non devo essere stato la persona che tutti sognano di avere difianco in quei pranzi infiniti.. fortunatamente ad un certo punto mi sono convinto che non potevo rovinarmi la festa da solo e mi sono sforzato a lasciarmi tutto dietro alle spalle e tornare alla realtà che stavo vivendo, che mi chiedeva di essere disinvolto e carico. Certo che andare ai matrimoni non mi fa un gran bene..
Ieri pomeriggio ho visto un film "Madison - La freccia dell'acqua" e verso la fine quando tutto va per il meglio come ogni film americano mi sono commosso quasi pagando il dazio del self-control del giorno prima.. per fortuna ero in casa da solo e mi sono lasciato andare.
Una nota positiva che mi piacerebbe approfondire più avanti: ho ricominciato ad uscire e a divertirmi riscoprendo una vecchia amicizia che come me ha avuto recentemente una delusione. Mal comune mezzo gaudio

venerdì 13 giugno 2008

ALTI e bassi


Ieri avevo bisogno di sentirti. Bisogno, non voglia o per sentirmi meno in colpa di essermi allontanato o altri pensieri simili, semplicemente bisogno..
Ci ho pensato un po su e poi mi sono deciso a chiamarti. In un primo momento mi hai dato l'impressione di giustificare il fatto che era un po che non ti facevi sentire, ma non ci ho dato peso, anche perché entrambi siamo stati desaparecidos. Dopo un po ho sentito chiaramente che il tuo tono di voce era contento, non potevo farti una sorpresa migliore e questo mi ha fatto davvero bene!
Dopo aver fatto 2chiacchere ed "esserci aggiornati", ho capito di avere fatto un passo in avanti verso te e ho sentito chiaramente la tua amicizia più vicina; ieri sera prima di addormentarmi ero più sereno e pensavo di essere riuscito a spostarmi dall'ombra e di avere trovato il coraggio di uscire allo scoperto, alla luce. Oggi so per certo che tra i tuoi mille pensieri uno l'hai dedicato a me e avrai pensato che va meglio e il peggio è alle spalle; beh anche io stamattina pensavo questo, ma nel pomeriggio ho sentito nuovamente questa sete di vederti.. ho capito che ieri ho fatto un passo avanti ma sto pagando lo scotto di essere ancora troppo vulnerabile e soprattutto ancora innamorato. Questa sera non va bene, sono un po confuso perché non so se sia meglio non vederti e non sentirti o passare più tempo con te.
Questo è un periodo di alti e bassi, devo cercare di non buttarmi giù e allo stesso tempo non assecondare brevi momenti di felicità, devo aver pazienza e non cedere anche se sono stanco di resistere.

Pubblico infine(non ho resistito) una parte della risposta che ho scritto ad una mail che ho ricevuto e in particolare mi ha colpito, grazie ancora luca.
"ciao luca, finalmente con un po di calma mi sono preso il tempo di rispondere bene alla tua mail.
Bhe ancora grazie, l'ho riletta volentieri e mi ha colpito nuovamente; mi sto accorgendo in questa fase un po delicata della mia vita, che a forza di provare vere emozioni, mi sembra di avere lasciato indietro tante occasioni di dire quello che penso e provo veramente senza vergognarmi e sentirmi giudicato. Mi scuso per tenere l'anonimato, ma lo faccio in modo da sentirmi più libero e sereno; ho scelto di scrivere quello che penso e che provo su un blog in modo da condividere tutto senza filtri o censure (e sono contento che come per te anche altri hanno espresso parere positivo per questa scelta), blog che, tra le altre cose, mi permette di scrivere semplicemente collegandomi a internet dovunque mi trovi.
Posso capire quanto ci si può stare male in questa situazione che entrambi stiamo vivendo, ma non riesco a descrivere la sensazione di sapere di averti fatto stare un po meglio, ti ringrazio infinitamente di avermi scritto e avermelo detto!"

lunedì 9 giugno 2008

Qualcosa si muove

Stiamo vivendo un periodo strano, passiamo dal non vederci e non sentirci a trovarci per pochi momenti insieme e passarli veramente intensamente; posso con sicurezza dire che non parliamo di niente!

ANZI

Se ci trovassimo di mattina presto, la sera saremmo ancora li a stomaco vuoto a parlare e a condividere le nostre idee.. per me tutto questo è bellissimo!

MA

Un altro cerchio si è chiuso: mi sono intestardito! Altra presa di coscienza. Il mio non voler concretamente distaccarmi da te è paragonabile a un bambino che si è impuntato a voler mangiare del "caviale" e solo quello; alla lunga ha fame e soffre, ma è intestardito nel non voler guardare e assaggiare altro, piuttosto morirebbe di fame. Bhe i crampi allo stomaco sia metaforicamente che nella realtà ci sono, ma solo adesso capisco da dove vengono.. cioè da me!
I tuoi sentimenti di amicizia verso di me sono sinceri e senza secondi fini e per questo sono veramente orgoglioso di averti come amica, sta a me levarmi di dosso questa testardaggine e decidermi di ripartire.

QUINDI

Mi sono lanciato e ho lasciato da parte la timidezza di mettermi in gioco sul serio (non facendo il cretino o il cascamorto) cogliendo le occasioni che via via si presentano, perché è proprio vero quello che molti dicono: basta tenere gli occhi aperti per scoprire che non siamo soli e le persone che ci circondano sono come noi, hanno voglia di conoscere gente nuova!

ADESSO

Devo aver pazienza e sperare che prima o poi mi innamori di nuovo senza buttare al vento la tua amicizia che per me è molto importante. Sto pensando seriamente di scriverti un'altra lettera per dirti questo e sopratutto quanto mi manchi.

martedì 3 giugno 2008

Reciprocamente cercati


Dopo quasi 2mesi che non ci vedevamo bene mi hai cercato e ci siamo visti. Ero un po impaurito perché non sapevo cosa sarebbe successo e inevitabilmente si doveva rompere quel ghiaccio che si era creato in questa lunga pausa.
Abbiamo camminato un po e poi abbiamo notato una panchina che si era appena liberata, l'abbiamo fatta nostra. Inciso: quanto sono romantiche le panchine, sono gli strumenti giusti per concretizzare con la voce i nostri pensieri più intimi.
Quando ci siamo seduti a parlare mi sentivo bloccato, quasi pensieroso per ogni parola che volevo dire e sicuramente sarò sembrato impacciato; in verità rivederti bene dopo molto tempo mi ha spiazzato e mi ha fatto ricordare la mia fragilità nei confronti dei tuoi occhi e della tua personalità.
Ad un certo punto era chiaro che tu volevi sapere come stavo e come mai non ci siamo frequentati anche se sapevi benissimo che in questo periodo siamo stati molto impegnati e sopratutto non ho fatto i salti mortali per passare anche solo 5minuti a trovarti..
Dopo qualche minuto mi sono ambientato e con una insolita tranquillità ho vuotato nuovamente il sacco a riguardo dei miei sentimenti verso di te e sulla sofferenza passata in questo periodo; poi tu mi hai interrotto e dai tuoi occhi lucidi sono sicuro che quel "mi manchi" che mi hai detto era sincero facendomi provare una sensazione paragonabile al rimorso/paura di averti fatto male, quasi ti avessi dato uno schiaffo. Poi hai cambiato discorso e mi hai parlato, mi hai spiegato (anche se appena ti ho visto l'ho capito dai tuoi occhi) che tu sei molto felice e allo stesso tempo ti dispiace molto non poter condividere con me tutte le cose belle che stai facendo e provando con il tuo ragazzo; a questo ti ho risposto di provare a comportarti come se io non fossi innamorato di te, portando il tuo ragazzo ad ogni uscita comune o parlandomi senza filtrare i discorsi, anche perché soffrire più di così credo proprio non sia possibile e chissà, magari mi fa solo bene.
Ci siamo finalmente rivisti e sopratutto reciprocamente cercati per questo appuntamento che tra una cosa e l'altra stavamo rimandando da tempo.. ora come era facile prevedere sono passati 5giorni senza neanche una telefonata, mail o sms quasi ci comportassimo da perfetti sconosciuti. Adesso entrambi conosciamo meglio la situazione, il dolore e lo sconforto che ho provato in questo periodo e la difficoltà che sto provando nell'uscire da questo vicolo cieco.
Quando ti ho riaccompagnato a casa a piedi mi hai nuovamente parlato del fatto che non hai tempo e che sei molto impegnata, ma hai sottolineato più di una volta che sei organizzata e quindi riesci a incastrare tutti i tuoi molteplici impegni come il fatto di esserci trovati per 1h a parlare. Arrivati sotto casa tua ero riuscito a resistere alla tentazione di salutarti con un abbraccio e sforzandomi di sorridere per non crearti altri pensieri ti ho salutato con un "a presto".. tu invece mi sei venuta in contro e mi hai abbracciato e questo mi ha scaldato il cuore e mi ha fatto capire ancora una volta che sei veramente una bella persona.
Istintivamente mi viene da dirti, mi dispiace

venerdì 23 maggio 2008

Istruzioni per l'uso


Mi piacerebbe svegliarmi una mattina e non provare più niente per te. Così, svegliarsi e iniziare una giornata senza che il tuo viso si presenti davanti ai miei occhi, senza malinconia. Mi piacerebbe e allo stesso tempo ammetto che mi dispiacerebbe l'idea di non provare più niente,; sento di avere paura di non innamorarmi più e di non provare queste dolci sensazioni nel vederti e nel sentire la tua voce.
Anche cercando dappertutto sulla rete sono sicuro che non si trova un manuale o una procedura da seguire per farti uscire dalla testa e dal cuore; ora mi accorgo che il mio mondo fatto "di una razionalità solida" è crollato come un castello di carte al soffio dei sentimenti che provo per te.
La tua amicizia mi manca e mi sono accorto che il tempo e le attenzioni che riservavo a te mi hanno permesso di legare ancora di più con altre persone e addirittura con una ragazza di cui tutta sincerità non provo nulla (e sono sicuro che sia reciproco) visto la enorme differenza di età e di interessi, che belle le amicizie sincere senza problemi di sorta!
Mi ha fatto effetto sentire da altre persone che non ti si vede più, che hai riorganizzato il tuo tempo e come è normale che sia ne passi sempre più con il tuo ragazzo e sopratutto con i suoi amici che adesso sono diventati anche i tuoi.. questo mi fa storcere un po il naso, ma in cuor mio penso che sia normale così e che quasi sicuramente anche io avrei fatto la stessa identica cosa.
Queste giornate piovose rispecchiano pienamente il mio stato d'animo, ora la pioggia è finita e il sole si è deciso nuovamente a farsi spazio tra le nuvole. Spero il sole asciughi le lacrime versate in questi giorni senza lasciare ruggine nel mio animo già troppo provato.

lunedì 19 maggio 2008

Con i piedi per terra


Questo week-end ho potuto sperimentare l'apice della sofferenza di un amore non corrisposto che inevitabilmente mi fa stare collegato con la realtà; ho i piedi ben saldi per terra, purtroppo non solo quelli in quanto mi sento veramente giù, in poche parole KO.
Sono fatto così, non riesco a mettermi il cuore in pace finché non provo con i miei occhi quello che l'evidenza mi insegna, in pratica ho accettato il vostro invito ad uscire anche se mi ero proposto di distaccarmi. Ho accettato per 2motivi, uno perché volevo vedere a che punto è il vostro rapporto e due perché nonostante la sofferenza messa in conto volevo conoscere quanto fossi presa/innamorata/coinvolta, tutto per il mio difetto di volere vedere a tutti costi, voler conoscere perché fondamentalmente non mi fido del sentito dire.
L'ho fatto e stranamente è sparito quel senso di nausea, di male allo stomaco che in precedenti occasioni era saltato fuori.. l'ho fatto e stavolta mi sono sentito travolto da un'onda che mi ha letteralmente scaraventato a terra.. l'ho fatto e ho constatato nuovamente quanto sono fragile e sentimentalmente vulnerabile.. l'ho fatto e ancora una volta ho capito quanto sei importante per me e quanto ti voglio bene.
Come promesso questa era l'ultima volta "che me la vado a cercare" e adesso devo lavorare nel mettermi definitivamente il cuore in pace; ora non ho più scusanti, il quadro mi è chiaro e anche il mio inconscio deve ammettere e accettare che non c'è la minima speranza di cambiare le cose.
A questo punto posso dire che mettendo sul piatto un po di lacrime ho ricevuto in cambio maggiore consapevolezza e razionalità e sento di aver fatto nuovamente la scelta giusta.
Ogni tanto mi torna in mente un pensiero che dice pressapoco così: "Se lui è la persona giusta che ti rende felice è giusto che sia così e non sarò certo io a rovinarti questo bel momento; ormai mi sento tagliato fuori dalla tua vita e non cercherò più di rientrarci"
Oggi sulla nave sventola bandiera nera, non credevo fosse possibile provare simili sensazioni e starci così, ma è tutto tremendamente reale; ora mi sento con i piedi per terra, toccando il fondo.

mercoledì 14 maggio 2008

Mi piacerebbe dirti


Mi piacerebbe dirti che è molto difficile starti accanto; non c'entra il fatto di essermi dichiarato o meno, sarebbe doloroso ugualmente. Ora ho maturato di me la consapevolezza che è necessario un cambiamento.
L'unica strada possibile è quella di allentare il nostro rapporto e portare l'amicizia che ci lega ad un più semplice rapporto da conoscenti. Con questo non intendo toglierti il saluto ma come sta già accadendo saranno sempre meno le occasioni extra per vederci, le vacanze passate insieme, le passeggiate, i gelati, le camomille, le chiaccherate kilometriche, gli spettegolezzi dopo eventi importanti, la complicità, il nostro cercarci con lo sguardo, la condivisione delle cose belle e dei problemi che ci stanno a cuore, gli abbracci, le telefonate e gli sms.
Non intendo tagliare i ponti ma devo tornare indipendente da te, dal tuo sorriso e dai tuoi occhi, dalle tue attenzioni che a volte mi fanno perdere la testa; la speranza è riuscire a reggere il colpo di un vero distacco senza ricadute e ripensamenti, ora è il momento di andare diritto per la mia strada che dolorosamente è senza a te. Fin qui siamo arrivati insieme per mano, volendoci bene come fratello e sorella.. ma io mi sono innamorato e la tua stretta mi crea imbarazzo, ora che sei felice con il tuo ragazzo e il tuo rapporto è stabile, nel mio intimo le cose sono cambiate e io non trovo la pace. Chissà cosa ci riserverà il futuro ma una cosa è certa la strada che prendo è diversa dalla tua e so già che il tempo ci allontanerà sempre più, forse è venuto il momento di salutarci..
Ecco questo mi piacerebbe dirti, anche se ammetto che ho ancora un po di confusione e il collegamento tra la testa e il cuore non è molto affidabile.

venerdì 9 maggio 2008

Di nuovo sui binari


Oggi mi sento un po vuoto, averti visto due giorni fa per tanto tempo ancora una volta mi ha reso felice in un istante e con il passare del tempo mi sento svuotato da ogni senzazione, svuotato di voglia di fare, quasi passivo.

Rileggo volentieri un commento lasciato 2 post fa e ne pubblico delle parti:

"..
in merito all'argomento del post che sto commentando, ti dico una cosa: non andare. Peggiorerebbe solo le cose, e staresti male a vederla con lui. Cerca di vederla il meno possibile, prova ad allontanartene, un po' alla volta, ovviamente."
Sono d'accordo con te ed è la mia decisione; quando si presenterà l'occasione o mi si domanderà nuovamente di partecipare sono già pronto con un garbato "Mi dispiace ma non ci sono. Grazie ancora per l'interessamento"

"Prenditi un periodo solo per te, stai con gli amici, cazzeggia, fa' e di' cose da maschio ignorante, bevi tanta birra, fuma, fa' commenti volgari sulle tipe che vedi in giro, organizza una grigliata o una giornata al mare "solo maschi", insomma, ricordati di essere un uomo, ricorda che lei è stato un bel momento nella tua vita, ma niente di più. DISTRAITI."
Giusto, grazie per questa sferzata; rileggendo questa parte mi mi sembra di essere come un treno che è deragliato.. ora è venuto il momento di tornare sui binari e ricominciare a viaggiare(vivere). Di sicuro non mi manca la faccia tosta di mettermi in gioco e far venire fuori un po quell'istinto da cacciatore da "latin-lover" italiano; a pensarci bene siamo nel mese giusto!

"Riprendi in mano le redini della tua vita, metti lei in un angolino del tuo cervello e occupati di te stesso.
Ti faccio vedere che ad un certo punto, improvvisamente, ti renderai conto che tutto quello che stai provando ora è scomparso da solo, e che sarai pronto per innamorarti di nuovo."
Mi viene in mente una canzone di Elisa che dice: ".. e ci sarà, dentro te e al di là dell'orizzonte una poesia; ci sarà forse esiste già al di là dell’orizzonte una poesia anche per te.."; questa bella canzone mi lascia la speranza di incontrare un giorno la persona giusta preludio di una seria storia d'amore.

..squilla il cell e sei tu! (è successo di nuovo, da non credere) mi chiami proprio adesso che sono qui mentre scrivo.. dopo un saluto e alcune chiacchere, ad un certo punto "mi chiedi se va tutto bene" perché senti il mio tono di voce strano; di certo non potevo risponderti "eh, stavo proprio scrivendo sul mio diario segreto di te e mi sento in soggezione quasi mi avessi scoperto.." cmq resta il fatto che ancora una volta mi dimostri che mi conosci bene ed hai fatto centro! Infine mi chiedi una mano per domani per fare la spesa; finita la telefonata mi scrivi subito un sms "Chiaramente la spesa puoi prenderla come scusa mia x passare un po d tempo con te! A domani, ciao ciao"

Torniamo al blog e al commento prima di partire per la tangente..
Per quanto riguarda la canzone "Senza Rabbia" di Niccolò Fabi che mi hai consigliato mi ha colpito il testo quando dice:

"Soffocherò dentro di me il bisogno di urlare e i dubbi che ho
lei mi vuole così, questo è il ruolo per me condannato a distinguermi per calma e virtù"

ascolto la canzone più volte in loop e inevitabilmente penso a questo periodo e a te che mi vuoi accanto come un amico; io che soffoco la rabbia e mi distinguo verso di te e il tuo ragazzo per calma e virtù, ma "questa rabbia di dover fare il saggio" a poco a poco spero che svanisca e "sorriderò anche quando non mi va" perché non meritiamo entrambi di soffrire.
Grazie ancora M per la canzone che forse non avrei mai ascoltato!

ps: ottimo il consiglio della birra! non si può mai sapere se magari un giorno la prenderemo insieme io e te

lunedì 5 maggio 2008

Questa la racconto


Una bella domenica passata in compagnia di amici e anche di te "sola".. oggi di conseguenza è stata una giornata positiva dove ho fatto un mucchio di cose interessanti e cmq vissuta bene grazie all'euforia di ieri e con ancora in mente la serata riuscita proprio bene come una ciliegina sulla torta.
Stamattina mi chiedi l'indirizzo mail di mio fratello e un ancora assonnato te lo mando via sms e non ci penso più.. poi stasera quando torno a casa, una battuta di mio fratello sulla tua mail che gli hai inviato, entro in camera e passo davanti al pc mentre stava scegliendo le foto che ti ha fatto con il tuo ragazzo al matrimonio del nostro amico (al quale era stato invitato anche lui..) e tutto si fa chiaro in un lampo.. davvero incredibile cosa possa succedere nella mente delle persone, ancora adesso ne sono colpito. Mi spiego.
Qualche giorno fa cercavi una cornice carina ed elegante allo stesso tempo e io ti ho consigliato un posto dove poter cercare qualcosa; un altro giorno salta fuori da un discorso apparentemente leggero che fra poco è l'anniversario "1 anno" che state insieme; poi oggi mi chiedi la mail e poi vedo la foto che mi ricorda quel giorno nel dopo matrimonio e che mio fratello aveva la macchina fotografica.. tutto si fa chiaro foto, cornice, anniversario.. io che ti consiglio e cerco di aiutarti a trovare tutto e mio fratello che ha fatto le foto e te le manda per chiudere il cerchio (fratello però incolpevole dal fatto che non sa nulla di quello che provo per te).
Quelle foto viste in camera mia però.. cavoli.. nella mia roccaforte, nel mio rifugio, nel posto dove trovo un po di sollievo dal mondo esterno mi hanno colpito profondamente e solo la doccia, giustificata dal jogging che fino a quel momento avevo fatto, mi ha evitato una situazione davvero imbarazzante in famiglia e mi ha aiutato a far uscire e allo stesso tempo nascondere le mie lacrime. Che sensazioni.. che sferzata di vita! spero che il cuore e lo stomaco reggano anche questo colpo.
Ti chiederai quello che sto pensando adesso? beh non mi sarei mai aspettato un simile colpo da mio fratello e sopratutto in camera mia; riconosco che non ne ha colpa nessuno, ne lui ne tu, ma lasciami dire che trovo in un certo senso comico tutti questi eventi che, successi in tempi diversi, hanno preso forma un po come si faceva con i mattoncini del lego.. un altro segnale che devo farmi forza e guardare avanti respirando aria e gente nuova.
Ora sono qui davanti al pc ad ascoltare Niccolo' Fabi - Senza rabbia e fra poco mi sa che andrò a a fare scena muta sul letto finché ad un certo orario crollerò dal sonno; cmq prima di spegnere tutto vorrei dire che di questa canzone e del commento ricevuto nel post precedente scriverò sicuramente fra due-tre giorni e intanto dico solo 1 parola "M, Grazie".

sabato 3 maggio 2008

Film già visto


Ieri mi hai chiesto non scherzando di partecipare all'organizzazione e poi ad una vacanza insieme per questa estate; me l'hai chiesto questa volta seriamente e non sai quanto mi sono sentito colpito e confuso. Io ci sarei ad occhi chiusi solo per stare vicino a te, per condividere l'ennesima esperienza insieme e dare una sferzata alla nostra amicizia; il cuore invece dopo un'iniziale coinvolgimento positivo so già che ne soffrirà parecchio e che sicuramente tornerei più innamorato di prima, un film già visto.
Ripensandoci ecco un effetto negativo di questa vicenda, ora sono io che mi tiro indietro spaventato dall'intensa gioia che purtroppo solo per un breve periodo mi inebria seguita dalla delusione che resta appiccicata addosso.. che dire..
Oggi mi è tornato in mente quando qualche tempo fa mi ripetevo le 5 parole "Non è un amore corrisposto" con l'illusione di stare meglio; che strano sono passati solo un po di giorni, ma mi sembra sia passata una vita!
Recentemente mi è capitato di fare figuracce colossali (da aprire un vero e proprio Blog) ma non sono niente rispetto alle situazioni che ho passato con te a cuore aperto, riconosco oggi a mente fredda che mi hanno in un certo senso temprato. Sei sempre nei miei pensieri, volente o nolente, ti voglio bene

martedì 29 aprile 2008

Arrivederci


Ciao, fosse per me ti chiamerei ogni giorno e ti verrei volentieri a prendere anche dal lavoro per stare con te; mi mancano le nostre passeggiate e i nostri momenti, purtroppo la realtà di questo periodo è stata più testarda di me e mi ha fatto capire che ci siamo persi di vista.
Stranamente sto meglio, il non frequentarti mi allevia i pensieri di quanto sei bella e quanto ti voglio bene e mi lascia una leggera "sensazione di mancanza" che riesco a sopportare. Ogni tanto penso che potresti chiamarmi e questo mi fa un po paura perché non so come reagirei, se in modo pimpante e allegro o un po distaccato e freddo cmq l'intento è quello di essere me stesso e apparire il più sincero possibile.
Siamo andati via per questo ponte stranamente divisi e tu sei tornata molto carica e contenta, ormai per me è certo che hai trovato l'uomo della tua vita e a meno di avvenimenti clamorosi ti vedo già indirizzata ad un serio fidanzamento con reali prospettive di.. (scusa ma non riesco proprio a scriverlo!)
Mi piacerebbe scriverti una lettera e farti partecipe di queste riflessioni ma so già che diventerebbe inutilmente melensa; mi piacerebbe fra qualche giorno chiamarti per uscire siccome ci vediamo bene solo 1 volta al mese di questi tempi ma so già che sei impegnata; infine mi piacerebbe passare i ritagli del nostro tempo insieme, ma dovrei umiliarmi ancora una volta e adesso proprio non ce la faccio. Un dolce arrivederci

lunedì 21 aprile 2008

La vita va vissuta in avanti


Pubblico una parte di un commento:
"..so cosa stai provando, e spero che il tempo davvero sia galantuomo. Forse è l'unica cosa che davvero allevierà il dolore fino a farlo diventare solo un amaro ricordo. Intanto, se ti può aiutare, sappi che nel mondo c'è almeno un'altra persona che sta provando quello che provi tu. Insomma, come si dice... mal comune mezzo gaudio. Tieni duro."

Beh, innanzi tutto grazie, non sai nella semplicità delle tue parole quanto conforto mi hai dato; spero che anche tu troverai il coraggio di farti avanti perché sono convinto che sia la scelta in assoluto migliore. Oggi piove a dirotto e penso che rispecchi pienamente il mio stato d'animo. Stamattina ho buttato l'occhio al calendario sulla scrivania e mi sono accorto che era fermo ancora a marzo.. chissà perché, starò rifiutando il passare del tempo!? A lato c'è una frase che mi ha colpito e che in tutto il mese non avevo notato, recita così:

"La vita può essere capita solo all'indietro, ma va vissuta in avanti" di Arthur Bloch

Non riesco a descrivere la sensazione che ho provato nel leggerla e la sorpresa di averla trovata proprio li sotto al mio naso; non perdo tempo mi appunto la frase e strappo il mese di marzo, ora c'è aprile e c'è ne un'altra:

"Io perfino nelle pause in cui piango per i miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente" Oriana Fallaci

..andiamo bene.
Da queste due frasi ricche di significato prendo la forza di affrontare questa giornata iniziata decisamente sottotono e che la pioggia di certo non aiuta e una domanda mi gironzola per la testa: "come si fa a disi-innamorarsi?"